martedì 20 gennaio 2009

DOMANDE ED OSSERVAZIONI UTILI NELL’ATTUALE VICENDA COOPMAR

L’aspetto più inquietante della vicenda Coopmar sta nel dover constatare che i lavoratori della cooperativa non esprimono alcuna rivendicazione né avanzano alcuna richiesta all’ex presidente Tarantino, per le mensilità di novembre e dicembre ancora da pagare. Non si può certamente accettare l’ipotesi che cinquanta lavoratori e le loro famiglie con le esigenze di una crisi, come quella in atto, accettino tacitamente di non ricevere lo stipendio al quindici del mese.
Perché non reclamano il loro diritto? Perché non interessano gli organi competenti ed in particolare il Sindacato a cui, in precedenza si sono sempre rivolti anche per accertare una sola ora di lavoro straordinario non corrisposta?
Perchè non manifestano, agli Enti preposti, le loro necessità, il loro disagio e le loro preoccupazioni per quanto sta accadendo?
Perché sono stati effettuati cinque nuove assunzioni nel 2008 quando era già evidente una sensibile flessione del fatturato, dovuto alla inaffidabilità degli Amministratori, e nulla faceva presagire una ripresa di commesse?
E perché, alla scadenza sono stati prorogati questi contratti pur constatando un sensibile calo di lavoro?
E come giustifica l’ex Consiglio di amministrazione il calo di fatturazione del 50%?
I dipendenti della Coopmar stanno aspettando dal 15 dicembre, che l’ex Presidente paghi gli stipendi maturati nel mese di novembre e dal quindici gennaio, del mese di dicembre.
Tenuto conto che di giorno in giorno, e ormai almeno da sessanta giorni, sta rassicurando il personale dicendo: “ domani vi pago” cosa che puntualmente ed evidentemente non avviene, e che si tratta di una meschina menzogna, possiamo affermare senza temere di essere smentiti che il sig. Tarantino ex presidente del consiglio di amministrazione della COOPMAR è un bugiardo, o meglio non ha il coraggio di dire ai lavoratori, e ancor peggio ai soci, la verità su quanto sta accadendo alla Coopmar.
Se dunque, mentisce su argomenti immediati, facilmente riscontrabili ed importanti come gli stipendi dei lavoratori, c’è da chiedersi cosa ha combinato e cosa stia combinando per quanto riguarda i versamenti agli Istituti previdenziali, assicurativi, tributari, alle segreterie sindacali, agli Istituti finanziari ai quali, buona parte dei dipendenti si è impegnata con rate mensile. I soci dell’ “altra parte”, di questa cooperativa dovrebbero chiedersi: come sta affrontando l’ex presidente l’impegno assunto con l’INPS e l’INAIL per quanto riguarda le rateazioni richieste; sta mantenendo gli impegni delle rate mensili da versare?
E per i versamenti dei contributi correnti, visto che non ha i soldi per pagare gli stipendi, come sta assolvendo a questo impegno? E come affronterà l’ex presidente: ( QUI COMANDO IO! E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO!), sottile stratega dell’economia aziendale, la prossima scadenza di febbraio, per centinaia di migliaia di euro, riguardante il saldo del 2008 e l’acconto per il 2009, del premio assicurativo all’INAIL ?
E la situazione del DURC (Documento Unico Di Regolarità Contributiva) in vista del rinnovo delle autorizzazioni all’esercizio portuale come si configura?
Ed ancora, per quali innominabili colpe, al Consiglio di amministrazione è stato chiuso l’unico, il misero, povero, conticino bancario l’11 dicembre del 2008 ? I soci sono stati informati?
E come si attueranno le operazioni bancarie dell’azienda? Come per esempio i bonifici di pagamento e quelli di accredito? Si può momentaneamente utilizzare qualche conto personale come si è fatto negli anni 2005, 2006 e 2007; è un’esperienza collaudata e conveniente, non c’è che dire !
Un’altra cosa è certa! I soldi per gli Avvocati ed i titolari delle 28 (ventotto, su circa cinquanta dipendenti; un vero record) cause iscritte a ruolo dai soci ed ex soci, da qualche parte l’ex presidente Tarantino, l’ex vice presidente Angilletta e l’ex consigliere Spanò, li hanno trovati; quelli si che c’erano !!
Perché se non ci fossero stati, come avrebbe potuto reggere il “divertentissimo gioco: VAI DALL’AVVOCATO!” ?
Per ora ci salutiamo, invitando tutti alla riflessione, trascrivendo
L’Art. 2393 codice civile:
“ L’azione di responsabilità contro gli amministratori è promossa in seguito a deliberazione dell’assemblea, anche se la società è in liquidazione.
La deliberazione concernente la responsabilità degli amministratori può essere presa in occasione della discussione del bilancio, anche se non è indicata nell’elenco delle materie da trattare.
La deliberazione dell’azione di responsabilità importa la revoca dall’ufficio degli amministratori contro cui è proposta, purchè sia presa col voto favorevole di almeno un quinto del capitale sociale. In questo caso l’assemblea stessa provvede alla loro sostituzione.
La società può rinunziare all’esercizio dell’azione di responsabilità e può transigere, purchè la rinunzia e la transazione siano approvate con espressa deliberazione dell’assemblea, e purchè non vi sia il voto contrario di una minoranza di soci che rappresenti almeno il quinto del capitale sociale.”

I soci di “questa parte”

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